1930,
-Lo stabilimento inizia la sua attività produttiva con una potenzialità lavorativa di 10.000 quintali di barbabietole al giorno. Centinaia di agricoltori, per la prima volta, entrano in contatto con una realtà industriale, chi come produttore di barbabietole, trasportando il suo raccolto con carri trainati da buoi, chi nella doppia veste di agricoltore e lavoratore stagionale.
Visto dall’interno, dava l’impressione di un caravanserraglio, chi scaricava bietole con le forche, chi trasportava la roccia ed il carbone con i vagoncini lungo tortuosi binari, chi invece aveva la fortuna di essere un lavoratore stabile, veniva chiamato “maestro”. In quella prima campagna saccarifera, furono seminati 2.392 ettari a bietole, e furono consegnati allo stabilimento 667.538 quintali, pagati a quel tempo a 10,47 lire al quintale. Gli anni trascorsero con una certa tranquillità sia nello stabilimento, sia nella campagna, fino al 1943. Negli anni 1944 e 1945 ci fu una notevole riduzione dell’investimento a bietola, rispettivamente con 800 ettari nel 1944 e 513 ettari nel 1945, pagate queste a 202,40 lire al quintale nel 1944 e 320,53 lire nel 1945.